Partendo dalla piazza di Tarvisio, raggiungiamo la via Romana per imboccare successivamente via Pinete sino al suo termine, svoltiamo a sinistra e proseguiamo in direzione di Camporosso. Dopo 2 Km troviamo un bivio (verso destra c'è la possibilità di percorrere una salita impegnativa ma pedalabile, discesa scorrevole su fondo ciottolato, transito sul torrente Bartolo e rientro a Caporosso sfruttando la strada della Val Bartolo ), proseguiamo verso sinistra superando il Rio Argento, seguiamo poi il sentiero parallelo alla ferrovia sino alle case che segnano l'inizio dell'abitato di Camporosso. Successivamente continuiamo sulla strada asfaltata che porta a Camporosso, all'altezza della stazione ferroviaria svoltiamo a destra e di seguito a sinistra verso la Chiesa Matrice di Sant'Egidio che insieme alle chiese di Tarvisio (Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo), Malborghetto (Chiesa parrocchiale della B.Vergine) e Ugovizza (Chiesa parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo) rappresentavano la diocesi di Aquileia del ducato di Corinzia nel XVI secolo. Scendendo verso sinistra sempre sulla strada asfaltata incontreremo sulla nostra destra la filiale della parrocchia menzionata precedentemente, la Chiesa di S. Dorotea. Dopo aver ammirato le due splendide chiese di Camporosso svoltando verso sinistra riprendiamo la strada che ci riporta a Tarvisio. Proprio nel centro di Camporosso incontriamo un'altro reperto storico della vallata, si tratta di una lapide funeraria del II secolo d.C., ritrovata nel 1909 a Camporosso e posta nel centro del paese a lato dell'antica via Romana. Il rientro è possibile attraverso la statale S.S. 13 Pontebbana o sullo stesso percorso dell'andata oppure ancora seguendo l'itinerario n°2 e n°3 sfruttando il percorso della pista di fondo.