Primo Dopoguerra

Alla fine della guerra l'Italia fece valere le sue pretese anche sul Tarvisiano. Lo spostamento del confine dal torrente Pontebbana alle soglie di Coccau, di Ratece e al Passo del Predil avvenne con i trattati di San Germain (10 settembre 1919) per il confine con l'Austria, e di Rapallo (12 novembre 1920) per il confine con il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Con essi l'Italia si annetteva tutta la Val Canale, appartenuta sino ad allora alla Carinzia, e una parte della Carniola, cioè la valle del Rio Bianco fino alla soglia di Ratece, con etnia mista tedesco-slovena. Il 18 Gennaio 1923 la valle, da qualche tempo in provincia di Gorizia, passa sotto la Provincia di Udine e nel 1928 assume la fisionomia amministrativa attuale. Il distacco di Tarvisio dall'Austria affievolisce i rapporti tradizionali tra i centri della Val Canale e la Corinzia, mentre aumentano quelli col Canal del Ferro ed Udine. Nel periodo interbellico il Tarvisiano vede consolidarsi la sua vocazione turistica grazie allo sviluppo anche degli sport invernali .


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