Bivacco Suringar

Il bivacco è stato eretto sul versante occidentale del Montasio a quota altissima, in una posizione che appariva al riparo dalle valanghe. I fautori di tale iniziativa sono stati l'avv. Piero Pieri ed il col. Orseolo Pieri nell'intendimento di onorare così la memoria del loro congiunto Adriano Suringar, medaglia d'argento al valor militare, caduto sul fronte russo il 24 dicembre 1942. L'iniziativa dei fratelli Pieri è stata assecondata dai generosi contributi delle due famiglie congiunte del caduto e dalla cooperazione del Gruppo Alpinisti Rocciatori e Sciatori (G.A.R.S.) della Sezione di Trieste del C.A.I., cui il caduto apparteneva. L'inaugurazione del bivacco è avvenuta il 12 settembre 1954. Esso è uno dei migliori finora costruiti, sia per i materiali di prima qualità utilizzati, sia per la perfezione del lavoro. Tutti i dettagli sono stati accuratamente studiati tant'è che ne è risultata una costruzione eccellente e perfettamente corrispondente allo scopo. Esso sorge immediatamente sotto la roccia della cresta ovest, dove questa tocca la grande cengia inferiore ad un'altezza di m. 2430. Corde d'acciaio trattengono il bivacco, sotto al quale il pendio scende ripidissimo per un centinaio di metri per poi tramutarsi in parete 1000 metri verticali. La vista è una delle più caratteristiche delle Alpi Giulie. Si domina da grandissima altezza l'intera dirupata Val Dogna e lo sguardo si spinge fino ai Tauri ed alle Dolomiti.


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