La Salumeria

La salumeria friulana è tra le più eccellenti: si serve anche come pietanza; ma, il più delle volte, è alla base di spuntini ed antipasti rustici, da servire all’aperto o da gustare in osteria, per accompagnare un buon bicchiere di vino. Il salume più diffuso, dopo il prosciutto San Daniele, è il "salame di maiale" ("salàm di purcit"), all’aglio e senza, diritto di forma, di misura media, che va mangiato come antipasto o spuntino, da crudo, se stagionato, da cotto nell’aceto o sotto la cenere, se fresco. Ottimo quello che si produce a Nimis, a c’è anche la "costa" ("cueste"), che si fa con il costato del maiale, privato delle ossa ed arrotolato; la "pancetta" ("pansete"), che si fa dalla pancia del maiale, arrotolata, “l’ossocollo” (socòl). C’è anche il "salame di cinghiale" ("salàm de cenglâr"), reperibile lungo la linea che confina con la zona slava.

Nell’area incantevole del comune di Taipana la produzione del lardo arrotolato profumato e finalmente rivalutato, raggiunge punte di qualità eccelsa.

Prosciutto di San Dianele
Lardo di Taipana

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