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Sentiero Boncic

Taipana, itinerario: dalle prime case di Taipana prendere a sinistra seguendo le indicazioni turistiche per il Campo di Bonis. Raggiunto il grande pianoro, lasciare l’automezzo nel parcheggio dell’omonima azienda agrituristica (m 682 s.l.m.) imboccando poi la stradina che conduce verso l’edificio principale. Seguendo le indicazioni si prende a sinistra e poi a destra oltrepassando le costruzioni adibite a stalle. Poco prima di giungere ad una casetta isolata si attraversa il recinto sulla sinistra mirando ad un segnavia più in basso dove la mulattiera riprende ben marcata. Splendido si presenta il sottobosco di aprile interamente ricoperto da estesi tappeti di crochi e anemone dei boschi. Ad un bivio tabellato ci si tiene sulla sinistra lasciando il ramo di destra per il ritorno e si prosegue lungo la mulattiera che dopo poco incontra una recinzione. La si supera con l’aiuto di una scala in legno entrando in una grande radura prativa con mangiatoia. Qui i segnavia scarseggiano ed allora ci si tiene sulla sinistra, lungo la recinzione, fino ad incontrare nuovamente le segnalazioni che conducono all’interno di un bosco dove ha inizio la discesa. Inizialmente poco impegnativa la pendenza si fa man mano più decisa; scalini in legno consolidano già dall’inizio il tracciato cercando di rendere più agevole il percorso. Il sentiero giunge poi su uno sperone boscato a strapiombo sulla forra del rio Boncic dove un cavo passamano assicura la calata verso il greto. Raggiunto il punto più basso dell’escursione (m 533), in corrispondenza di una prima cascatella, inizia la interessante risalita lungo la sinistra orografica del rio. Destreggiandosi sui sassi lungo i bordi si prende a costeggiare il greto lungo il quale fioriscono a primavera polmonaria, bucaneve, erba trinità e fior di stecco. La forra del rio Boncic offre un ambiente assai suggestivo dove pozze e piccole cascate si alternano a tratti nei quali l’acqua scorre più tranquilla. Tutti i punti in cui il sentiero lo richiede sono stati ottimamente attrezzati anche se occorre in ogni caso fare attenzione data la natura scivolosa del substrato sul quale si cammina. Un successivo tratto impervio è stato dotato di una piccola passerella in legno che rende agevole il passaggio sui grossi massi ricoperti dal muschio. Si giunge così al punto in cui il rio compie una decisa ansa in corrispondenza di una alta cascata. Per evitare il salto impraticabile il sentiero sale ripido sulla destra facendo ancora uso di gradini in legno e giungendo alla sommità del salto dove un’altra cascata forma una grande pozza di acqua verde brillante. Ancora una ripida risalita assicurata dal cavo metallico e si raggiunge una specie di dorsale dalla quale si ridiscende per pochi metri verso il greto. Il tratto conclusivo presenta un andamento più lineare e tranquillo e termina con un'ansa dopo la quale si trova l’ultima cascata. Questa dà origine ad una grande vasca che ospita ai suoi bordi la fioritura della petasite bianca e della vistosa calta palustre.

Abbandonato definitivamente il greto del rio Boncic si risale lungo un solco che conduce alla distesa prativa con mangiatoia incontrata in precedenza. Tenendo la sinistra si oltrepassa la recinzione tramite una scala in legno quindi si riguadagna il bivio principale dal quale si rientra al parcheggio tramite il percorso già utilizzato.


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