Per raggiungere il bivacco da Monteaperta seguire il sentiero (segnavia CAI 711) che porta verso il Gran Monte seguendo il tracciato di una vecchia mulattiera fino a sella Kri¸ (m. 1529 s.l.m.) proseguire verso est, imboccare un altro sentiero (segnavia CAI 742), sempre seguendo la mulattiera si dirigersi lungo la cresta verso la Punta di Montemaggiore. Superata un prima cima si raggiunge una caserma di frontiera realizzata in pietra prima della Grande Guerra a controllo del confine fra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico. Si tratta di un ex ospedale militare della Grande Guerra che ha resistito a continui saccheggi, al secondo conflitto mondiale, al terremoto del 1976 e che l’encomiabile impegno dell’Ana ed in particolare della Sezione Alpini Monteaperta-Valcornappo ha permesso di ripristinare e rendere parzialmente agibile.

Il ricovero venne costruito negli anni 1910-1913 da un reparto di Alpini della Bgt. “Susa” assieme ad una compagnia zappatori della divisione Cremona. Da qui all’alba del 24 maggio 1915 una compagnia attraversando le cime del Montemaggiore raggiunse Bergogna nell’attuale Slovenia e ospitò pure le truppe del tenente Picco dirette alla conquista del Monte Nero. E’ di dimensioni ragguardevoli, mt. 30 x 12,5 in pianta e sulla sua destra c’è un enorme cisterna interrata, per la raccolta di acqua perfettamente efficiente: a sinistra invece troviamo i ruderi degli Stavoli Cecchin. Sono stati riparati i muri perimetrali e sistemato un manto di copertura completamente nuovo. Internamente sono stati ricavati i servizi, una cucina con un bel caminetto e due camere che possono ospitare decine di persone.